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La forma del ventricolo sinistro predice diversi tipi di evento cardiovascolare nella popolazione generale


Uno studio ha verificato se l'indice di volume della sfericità ( SVI ), un indicatore del rimodellamento ventricolare sinistro, sia in grado di prevedere eventi cardiovascolari incidenti ( cardiopatia coronarica, CHD; tutte le malattie cardiovascolari, CVD; insufficienza cardiaca, HF; fibrillazione atriale, AF ) in 10 anni di follow-up in una popolazione multietnica ( Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis ).

Nel periodo 2000-2002, 5.004 partecipanti liberi da malattia cardiovascolare conosciuta sono stati sottoposti a risonanza magnetica ( MRI ).
Le immagini sono state analizzate, e i più elevati ( più grande sfericità ) e i più bassi ( sfericità minore ) valori di SVI sono stati confrontati con il gruppo di riferimento ( 2-4 quintili combinati ).

L'hazard ratio ( HR ) aggiustato per fattore di rischio ha valutato la prestazione predittiva di SVI alla fine della diastole ( ED ) e alla fine della sistole ( ES ) per prevedere i risultati incidenti in 10 anni nell'interpretazione retrospettiva dei dati potenziali.

Al basale, i partecipanti avevano 61 anni; 52% uomini e il 39%, 13%, 26%, 22% erano, rispettivamente, caucasici, cinesi, afro-americani, ispanici.

La bassa sfericità è stata associata a un maggior rischio cardiovascolare secondo Framingham, a maggiore punteggio di calcio coronarico e a più alti livelli di NT-proBNP ( frammento N-terminale del propeptide natriuretico cerebrale ); mentre l'aumento della sfericità è stato associato a maggiore valore di NT-proBNP e a inferiore frazione di eiezione.

Una bassa sfericità ha previsto la malattia coronarica incidente ( HR=1.48 ) e la malattia cardiovascolare incidente ( HR=1.82 ).
Tuttavia, sia la bassa ( HR=1.81 ) che l'alta ( HR=2.21 ) sfericità hanno previsto l'insufficienza cardiaca incidente.
Un'alta sfericità ha previsto anche la fibrillazione atriale.

In conclusione, in una popolazione multietnica priva di malattia cardiovascolare al basale, la sfericità più bassa è risultata essere un fattore predittivo di coronaropatia, malattia cardiovascolare e scompenso cardiaco, incidenti, durante un periodo di follow-up di 10 anni.
La sfericità estrema è stata un forte predittore di scompenso cardiaco e fibrillazione atriale, incidenti. 
SVI ha migliorato i modelli di previsione del rischio oltre i fattori di rischio stabiliti solo per lo scompenso cardiaco, ma non per la malattia cardiovascolare o per la malattia coronarica. ( Xagena2017 )

Ambale-Venkatesh B et al, Heart 2017; 103: 499-507

Cardio2017



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