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Sindromi coronariche acute: Prasugrel più efficace di Clopidogrel, ma associato ad una più elevata incidenza di emorragia maggiore


I Ricercatori dello studio TRITON-TIMI 38 hanno confrontato una nuova tienopiridina, Prasugrel, con il Clopidogrel ( Plavix ).

Un totale di 13.608 pazienti con sindromi coronariche acute a rischio moderato-alto, in attesa di essere sottoposti ad intervento coronarico percutaneo ( PCI ), sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Prasugrel ( dosaggio di carico 60 mg e dosaggio di mantenimento 10 mg/die ), oppure Clopidogrel ( dosaggio di carico 300 mg e dosaggio di mantenimento 75 mg/die ), per 6-15 mesi.

L’endpoint primario di efficacia è stato raggiunto dal 12,1% dei pazienti nel gruppo Clopidogrel e dal 9.9% dei pazienti nel gruppo Prasugrel ( hazard ratio, HR=0.81 per Prasugrel; pSono state anche osservate significative riduzioni nel gruppo Prasugrel, riguardo all’incidenza di infarto miocardico ( 9.7% verus 7.4% per Prasugrel; p
Sanguinamento maggiore è stato riscontrato nel 2.4% dei pazienti, trattati con Prasugrel e nell’1,8% dei pazienti che hanno ricevuto Clopidogrel ( HR=1.32; p=0.03 ).

La percentuale di sanguinamento minacciante la vita è risultata maggiore con Prasugrel ( 1.4% verus 0.9%; p=0.01 ): sanguinamento non-fatale ( 1.1% versus 0.9%; HR=1.25; p=0.23 ), e sanguinamento fatale ( 0.4% versus 0.1%; p=0.002 ).

Dallo studio è emerso, che nei pazienti con sindromi coronariche acute con intervento PCI programmato, la terapia con Prasugrel permette di ridurre maggiormente il presentarsi degli eventi ischemici, tra cui la trombosi da stent, ma è associata ad un aumentato rischio di emorragia maggiore, tra cui emorragia fatale.
La mortalità generale non è risultata significativamente differente tra i gruppi di trattamento. ( Xagena2007 )

Wiviott SD et al, N Engl J Med 2007; Published online


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