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Influenza della funzione ventricolare sinistra al basale sul risultato clinico della ricostruzione chirurgica del ventricolo nei pazienti con cardiomiopatia ischemica


Lo studio STICH ( Surgical Treatment for Ischemic Heart Failure ) non ha dimostrato nessun beneficio complessivo quando la ricostruzione chirurgica ventricolare è stata aggiunta al bypass aorto-coronarico ( CABG ) nei pazienti con cardiomiopatia ischemica.

E’stata compiuta una analisi con l’obiettivo di stabilire se, sulla base dei parametri di funzione ventricolare sinistra al basale, era possibile identificare eventuali sottogruppi che potrebbero aver tratto beneficio dalla ricostruzione chirurgica del ventricolo.

Tra i 1000 pazienti arruolati, misure, con adeguata qualità, della funzione basale del ventricolo sinistro sono state ottenute in 710 pazienti usando l'ecocardiografia, in 352 usando la risonanza magnetica cardiovascolare, e in 344 utilizzando l'imaging con radionuclidi.

Il rapporto tra indice del volume telesistolico ( ESVI ) del ventricolo sinistro, indice del volume telediastolico, frazione di eiezione, anomalie di movimento della parete regionale, e l'esito è stato prima valutato solo con misure ecocardiografiche, e successivamente con 13 algoritmi, utilizzando una diversa gerarchia di modalità e qualità di imaging.

I valori mediani dell’indice di volume telesistolico e della frazione di eiezione sono stati, rispettivamente, pari a 78 ml/m2 e 28%.

Gli hazard ratio, confrontando i bracci randomizzati per i sottogruppi di ESVI del ventricolo sinistro e la frazione di eiezione del ventricolo sinistro ( FEVS ) misurati mediante ecocardiografia, hanno trovato che i pazienti con ventricoli piccoli ( ESVI VS inferiore a 60 ml/m2 ) e una migliore FEVS ( maggiore o uguale a 33% ) possono aver beneficiato dalla ricostruzione chirurgica del ventricolo, a differenza di quelli con ventricoli più grandi ( ESVI ventricolo sinistro maggiore di 90 ml/m2 ) e bassa FEVS ( inferiore o uguale a 25% ).

Algoritmi che utilizzano tutte e tre le modalità di imaging hanno trovato una relazione più debole tra funzione globale del ventricolo sinistro e gli effetti della ricostruzione chirurgica del ventricolo.

L'estensione della anomalia di movimento della parete regionale non ha influenzato gli effetti della ricostruzione chirurgica ventricolare.

In conclusione, l'analisi dei sottogruppi dello studio STICH ha indicato che i pazienti con ventricolo sinistro meno dilatato e una migliore FEVS possono beneficiare della ricostruzione chirurgica del ventricolo, mentre quelli con ventricolo sinistro più largo e una più ridotta FEVS possono andar incontro a un esito meno favorevole. ( Xagena2013 )

Oh JK et al, Eur Heart J 2013; 34: 39-47

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