Cardiobase
Aggiornamenti in Aritmologia
Prevenzione e  Terapia dello Scompenso Cardiaco
Xagena Mappa

Nuovi anticoagulanti: analisi dei sanguinamenti, riportati all’FDA, durante terapia con Dabigatran


Una nuova analisi del Mini-Sentinel database della FDA ( Food and Drug Administration ) ha fornito risultati rassicuranti sui tassi di sanguinamenti gastrointestinali ed intracranici con Dabigatran ( Pradaxa ), un nuovo anticoagulante che agisce inibendo direttamente la trombina.
Tuttavia, un'analisi separata delle segnalazioni di sanguinamento con Dabigatran ha indicato un tasso di mortalità molto più elevato rispetto a quello riportato negli studi clinici.

Analisi del Mini-Sentinel database

L’analisi del Mini-Sentinel database è stato condotto dalla Agenzia regolatoria statunitense FDA in risposta al numero elevato di report di sanguinamento con Dabigatran da quando il farmaco è stato approvato negli Stati Uniti.

L’analisi è stata compiuta per il periodo dal 19 ottobre 2010 ( data di approvazione di Dabigatran negli Stati Uniti ) al 31 dicembre 2011.

E’ emerso che il tasso di sanguinamento associato con l'uso di Dabigatran in questo periodo di tempo non appare essere superiore al tasso associato a Warfarin ( Coumadin ).

I ricercatori della FDA hanno concluso che il gran numero di casi di sanguinamento con Dabigatran era con molta probabilità un esempio di reporting stimolato dalla pubblicità associata al lancio del farmaco, così come della tendenza a riferire preferenzialmente eventi avversi con i nuovi farmaci.

Eventi avversi riportati alla FDA

Un’altra analisi, compiuta da ricercatori dell’University of Illinois a Chicago, ha esaminato i dati resi pubblicamente disponibili di segnalazioni di eventi avversi con Dabigatran, presentate all’Agenzia regolatoria statunitense.

E’ stato riscontrato che tali segnalazioni riguardavano pazienti più anziani, e più spesso di sesso femminile, rispetto a quelli dello studio RE-LY.

Nei report presentati alla FDA che citavano emorragia associata a Dabigatran, il tasso di mortalità era pari al 16%, quasi il doppio di quello riportato nei principali studi clinici di questo nuovo anticoagulante.

I ricercatori hanno esaminato i report di sanguinamento con Dabigatran o con Warfarin, presentati alla FDA tra il 1 gennaio 2010 e il 30 giugno 2012.

Tra i 2.453 eventi di sanguinamento con Dabigatran, 393 ( 16% ) hanno avuto un esito fatale; un valore quasi doppio rispetto al tasso di mortalità per cause emorragiche nei 5 studi di fase III di questo inibitore diretto della trombina.

Utilizzando i dati dei report di eventi avversi giunti alla FDA e una precedente stima che indicava nel 2011 una esposizione a Dabigatran negli Stati Uniti pari a 232.000 anni-paziente, i ricercatori hanno calcolato un tasso di evento fatale pari a 95.3 per 100.000 anni-persona.
Secondo gli Autori questo dato può essere sottostimato, perché non tutti gli eventi avversi sono riportati. Il tasso di mortalità potrebbe pertanto essere superiore al rischio di mortalità per sanguinamento rispetto a quanto osservato nello studio RE-LY.

Tuttavia i dati utilizzati in questa analisi possono incorporarre errori di segnalazioni, scarsa accuratezza e problemi di duplicazione; per questo motivo non è possibile trarre conclusioni definitive sulla sicurezza di Dabigatran. ( Xagena2013 )

Fonte: American College of Cardiology ( ACC ) Meeting, 2013


Cardio2013 Emo2013 Farma2013


Indietro